Cattolica, la Regina dell’Adriatico

La Fontana delle Sirene in P.za I Maggio a Cattolica

Cattolica, la “Regina dell’Adriatico”, si trova sull’estrema punta meridionale dell’Emilia Romagna, là dove la pianura cede il passo alle colline marchigiane. Adagiata su un’ampia insenatura naturale è rinomata meta turistica. Ampia spiaggia, isole pedonali, giochi d’acqua e luci, teatro, arena all’aperto, caratterizzano Cattolica e vivacizzano il soggiorno in questa ridente cittadina. Nel Museo Archeologico sono conservate le tracce della antica tradizione marinara e, per chi desidera una full immersion negli abissi marini, c’è l’Acquario di Cattolica.

Storia di Cattolica

Ricordata da Dante nella Divina Commedia (Inferno, XXIII), la comunità di Cattolica nacque ufficialmente il 16 agosto 1271, quando gli abitanti dei Castelli di Focara decisero di sottomettersi al comune di Rimini insediando il nuovo abitato nel luogo «que vocetur Catholica»: che chiamano Cattolica. Qui esisteva già un insediamento di età romana sorto lungo la via Flaminia (200 a.C.).

Il numero e la qualità dei reperti archeologici (I secolo a.C. – IV secolo d.C.) fanno pensare a un centro viario («statio» o «mansio») caratterizzato da un’economia legata al transito. Una vocazione che Cattolica conservò evidentemente anche in età medievale e moderna, quale luogo di sosta e di ristoro per viandanti e pellegrini che percorrevano l’asse Bologna-Ancona-Roma alla volta di fiere e mercati o verso i santuari di Loreto e San Pietro.

Nuova darsena di Cattolica

«Contrada di taverne», almeno una ventina alla fine del Cinquecento, sarà proprio questa vocazione all’ospitalità a far ricordare Cattolica anche in epoche successive. Dalla seconda metà del Settecento, scemato il rischio di incursioni turche e divenuta più sicura la navigazione, all’economia «dell’ospitalità» si affiancò un’attività legata alla pesca, che progredì enormemente nella seconda metà dell’Ottocento. Intanto, l’industria turistica legata alla pratica dei bagni di mare ebbe un nuovo prepotente impulso. Soprattutto a partire dal 1861, anno in cui entrò in funzione la ferrovia Bologna-Ancona. Sorsero i primi villini, le residenze estive di aristocratici e facoltosi professionisti emiliani. Il 1° gennaio 1896 Cattolica ottenne la sospirata autonomia dal comune di San Giovanni in Marignano, caratterizzato da un’economia agraria difficile da conciliare con le esigenze di sviluppo del borgo marinaro. Il primo dopoguerra vide il rifiorire delle attività legate al turismo.

Alla nobiltà romagnola, ai borghesi bolognesi e alle famiglie di ufficiali austriaci si sostituì la ricca borghesia industriale e un ceto medio di burocrati e impiegati. Già negli anni trenta Cattolica fu una meta mondana nota in tutta Europa. Molte ville vennero trasformate in alberghi eleganti e dotati di tutti i «comfort» richiesti dalla nuova clientela. Ma fu soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta, che il turismo da pratica elitaria divenne fenomeno «di massa» con milioni di presenze l’anno.

Le principali attrattive

Acquario di Cattolica, piazza delle Nazioni L’unicità che contraddistingue l’Acquario di Cattolica “Le Navi” inizia dalla sua collocazione all’interno del complesso architettonico sorto negli anni ’30 come colonia marina. Dopo un attento restauro conservativo avvenuto nel 2000 , oggi tutta l’area è considerata un patrimonio di alto valore culturale tutelato dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici e Ambientali. Il nome originale, Le Navi, deriva dalla progettazione degli edifici, le cui forme e la cui disposizione richiamano una dinamica flotta navale…
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La Rocca, via Pascoli. Costruita nel 1491 «per salvare le robbe de li habitanti in tempo de incursion de Turchi». Fu sede del Capitano di Cattolica, eletto nel consiglio riminese, per la difesa del borgo (secolo XVIXVE). È di proprietà privata.

Chiesa di S. Apollinare, via Pascoli. Eretta presumibilmente alla fine del Duecento, anche se la prima menzione ufficiale risale al 1313. L’attuale costruzione risale al 1782.

Chiesa di S. Pio (1859), via XX Settembre.

Chiesa di S. Antonio (1970), via Del Prete.

Galleria Comunale S. Croce, via Pascoli. Ex Chiesa di S. Croce, eretta alla fine del Cinquecento (secolo XVI) accanto all’Ospedale dei pellegrini.

Teatro, piazza della Repubblica. Teatro all’italiana (700 posti) progettato dall’arch. Pierluigi Cervellati.

Centro Culturale Polivalente. Biblioteca, fonovideoteca, Antiquarium (reperti archeologici di epoca romana; sezione marinaresca con documenti e materiali di storia della marineria).

Scavi Archeologici, piazzetta Mercato, resti di casa di epoca romana.

Nuova darsena e scalo d’alaggio.

2 commenti

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