San Marino

La Repubblica di San Marino, è un vero e proprio Stato dentro i confini italiani, la tradizione fa risalire la fondazione della città al 301 d.C. ad opera del Santo omonimo. San Marino è una meta turistica frequentatissima.

La passeggiata tra le viuzze piene di negozi, i panorami mozzafiato, le singolari cerimonie di Stato, la ricchezza dell’offerta gastronomica fanno della Repubblica una meta irrinunciabile per chi è in Riviera, senza riguardo al motivo della visita.

I luoghi, le cose, le curiosità: sicuramente la Repubblica offre ai suoi visitatori oltre ad uno shopping vantaggioso a livello economico, anche una serie di musei sorprendenti quali il Museo delle Cere – la Collezione Maranello Rosso – il Museo delle curiosità – il Museo delle auto d’epoca.

Storia di San Marino

L’indipendenza della Repubblica ha origini antichissime, tanto che San Marino è ritenuta la più antica repubblica del mondo. La tradizione fa risalire la sua fondazione al 3 settembre 301 d.C., quando il Santo Marino, un tagliapietre dalmata dell’isola di Arbe fuggito dalle persecuzioni contro i cristiani dell’imperatore romano Diocleziano, stabilì una piccola comunità cristiana sul Monte Titano, il più alto dei sette colli su cui sorge la Repubblica. La proprietaria della zona, una ricca donna di Rimini donò il territorio del Monte Titano alla piccola comunità, che lo chiamò a memoria del fondatore “Terra di San Marino”.

Il centro storico di San Marino

Lo Stato della Chiesa, ad opera di papa Niccolò IV, riconobbe lo Stato nel 1291. Nel 1320 aderì alla repubblica il castello di Chiesanuova. Nel 1351, dopo che il vescovo di San Leo e del Montefeltro lo ebbe affrancato dai vincoli feudali, San Marino divenne un libero comune.

Il territorio rimase limitato al Monte Titano fino al 1463, quando la Repubblica entrò nella coalizione che sconfisse il signore di Rimini Sigismundo Pandolfo Malatesta. Come ricompensa, papa Pio II cedette a San Marino le città di Fiorentino, Montegiardino e Serravalle. Nello stesso anno, la città di Faetano chiese di essere annessa alla Repubblica. Successivamente, i confini dello Stato non hanno più subito modifiche.

L’indipendenza del piccolo Stato è stata messa in pericolo più volte: in tutta la sua storia, San Marino ha subito tre brevi occupazioni militari. Nel 1503 Cesare Borgia occupò la Repubblica per alcuni mesi fino alla sua morte. Successivamente, nel 1739, il tentativo di annessione allo Stato della Chiesa ad opera del cardinale Alberoni, fallito grazie all’intervento delle potenze dell’epoca, alla disobbedienza civile e alle proteste davanti al Papa Clemente XII. L’ultima occupazione del Paese avvenne nel 1944 ad opera delle truppe tedesche in ritirata e successivamente dagli Alleati, che lo occuparono per poche settimane.

Lo Stato è stato riconosciuto dalla Francia di Napoleone nel 1797 e da altri Paesi europei al Congresso di Vienna del 1815. Si racconta che, per dimostrare la propria gratitudine, lo stesso Napoleone offrì ai sammarinesi di estendere i loro confini al mare, ma questi rifiutarono; ciò permise alla Repubblica di non essere assimilata ad alleato della Francia al Congresso di Vienna.

Con l’Unità d’Italia vennero meno i pericoli di invasione da parte di Stati stranieri. Un “Trattato d’amicizia” firmato il 22 marzo 1862 e revisionato nel 1939 e nel 1971 garantisce l’indipendenza della Repubblica, il buon vicinato e favorisce le relazioni commerciali. Le revisioni hanno provveduto a stabilire un’unione doganale e un contributo annuale garantito dall’Italia.

[Fonte: Wikipedia]

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