Montegridolfo

Lo splendido borgo di Montegridolfo è uno dei centri turistici più rinomati dell’entroterra romagnolo. Il paese è inserito in un paesaggio incantevole, difeso da alte mura a cui si accede dalla porta della torre costruita in epoca medioevale. È bellissimo passeggiare per il dedalo delle antiche stradine di Montegridolfo. Il borgo è veramente incantevole, lontano dai rumori e dalle luci del turismo della riviera, qui si possono ammirare splendidi stellati nel silenzio.

Fuori dal borgo, andando verso la valle, s’incontra il santuario della Beata Vergine delle Grazie, costruito nel 1548 a seguito di una presunta apparizione della Madonna e meta di pellegrinaggi dalla Romagna e dalle vicine Marche.

Storia di Montegridolfo

Montegridolfo: La torre dell'Orologio

Da sempre terra di confine, Montegridolfo conobbe nel corso dei secoli sia l’influenza del Ducato di Montefeltro che quello dei Malatesta, tanto che nel corso degli anni il cassero malatestiano fu oggetto di scontri e dispute militari. Ed è proprio per questa sua peculiarità difensiva che Montegridolfo fu progettato e costruito come “cassero”, ovvero un borgo con pianta rettangolare dotato di una torre posta a rinforzo del complesso murario.

L’etimologia del nome non è ancora del tutto certa. Fino ad alcuni anni fa’ vi erano due ipotesi, una delle quali può tuttavia dirsi superata in base alle ultime ricerche storiche. Certo è che la zona di Montegridolfo un tempo venne chiamata col nome di Monte Lauro, dati i numerosi allori che rigogliosi coprivano il colle; da qui, si pensa, derivò una parola di origine germanica (Hrodulfus o Ridulfus) che avrebbe alterato la parola latina Reduvius, cioè sterposo o rozzo, aggettivo affermatosi in epoca alto-medievale secondo la toponomastica rustica del periodo.

Il borgo, molto probabilmente, risale all’anno 1000. La prima documentazione certa è datata 1148, come certo è che nel 1200 passò sotto il dominio malatestiano. Per questa sua peculiarità riminese, dato che Montegridolfo giurò fedeltà ai Malatesta contro il Ducato di Urbino, fu sede di numerosi attacchi ed incursioni militari che culminarono nel paradossale saccheggio da parte delle soldatesche di Ferrantino Novello, cugino dei Malatesta, che -alleatosi con i Montefeltro- distrusse il borgo.

Montegridolfo: il Castello

La ricostruzione fu però rapida e nel 1337 si può parlare di Montegridolfo come lo conosciamo ora, con alte mura ed efficientemente fortificato. Come gran parte dei comuni romagnoli passò sotto il dominio del Valentino nel 1500; ben presto seguì la riconquista da parte dei Malatesta, che però lo vendettero a Venezia, la quale lo rivendette allo Stato Pontificio.

La storia più recente lo vede inserito nel contesto della storia d’Italia; da non dimenticare è il tracciato della Linea Gotica, la linea di difesa tedesca che era stata battezzata in origine da Hitler “Goten Linie”, cioè “Linea dei Goti”, e che proprio in queste zone vide lo svolgersi di scontri cruenti fra i tedeschi e le truppe alleate, in quanto lo sfondamento delle truppe alleate nella pianura padana avrebbe reso la Germania prendibile in pochi mesi.

Negli ultimi anni il borgo è stato oggetto di un ampio restauro che, mantenendo intatta l’architettura, ha fortemente rivalutato ed abbellito Montegridolfo.

[Fonte: Wikipedia]

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